
Con tutto quello che ti porti dietro oggi. Tante, troppe cose. In valigia non ci sono state tutte. Ma quelle più importanti si. Un messaggio. Le palline da giocoleria. Una moleskine nuova; quella per il cammino. Bella, con stile, un po' retrò ma pronta per affrontare l'avanguardia. Tu.
E poi Bruxelles: viva quando vuoi e senza passione tutto il resto del tempo. Anche oggi piove, per mezz'ora. Tutta questa voglia di lavarti chissà da dove viene. Sai di essere sporca e vuoi tornare pulita tutte le mattine. Svegli la gente con le auto in coda sul ring. Dai fastidio con i tuoi silenzi imbarazzanti nelle ore di punta, sulla metropolitana. Gli stranieri hanno paura a parlare. I belgi... non parlano.
Infine gli amici. Le persone migliori. Davvero migliori. Che a pelle le senti, con qualcosa di più. E qualche spazio dove nascondere la malinconia. Italiani, spesso. Ma anche francesi, tedeschi, inglesi. Se non sapete quanto possa essere triste un porto senza mare potete passare di qui. Pure se volete scoprire quanto possa essere ricco un porto perennemente in festa. Dai, ok. Mi mancherai, Brux.
Bruxelles oggi ti pensa, tra una nuvola e un timido sole che non ne vuole sapere di farsi avanti. Così si resta a casa, comunque ispirati nonostante le gocce di pioggia sulle finestre opache.
RispondiEliminaSi scrive. Di noi generazione dallo zaino carico di speranze, pronti a respirare le polveri di una città che non ci appartiene ma che non si tira indietro ad accoglierci, seppur senza colori, in una prestigiosa coltre di palazzi di vetro.
Ma oggi Bruxelles è più bella e si merita un grazie. Grazie alla Bruxelles che si innamora, a quella che si appassiona. Non immaginavo di riscoprirti così. Grazie Brux per averci fatto incontrare.