Ci voleva una discesa. Di quelle che imprechi quando spingi la carretta fino in alto. Pensavo di dover continuare, di dovermi fermare per forza e abbandonare questa macchina. Invece ho trovato "chi ti aspetta". E poi, poi è tutto più semplice. Lo è stato, infatti. C'era una discesa pronta, all'incrocio. Io ho preso la parte che a me ha sempre fatto più paura. Quella libera che guarda molto in là, spazio e curve larghe che si perdono in colline e sfondi immaginari. Ci ho messo tutta la mia fantasia dentro, ed ho scelto che lì bisognava andare. A crescere, a vivere. Senza guardare la cartina, senza domandare. Ci siamo, la macchina è ripartita, benzina ce nè ancora. La radio è ancora la radio, e non c'è una playlist preconfezionata. Tutto da scoprire, e da guidare.
PS: si, insomma, lunedì ricomincio a lavorare :)
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