giovedì 10 settembre 2009

Cambi (non Matteo)

Ci voleva una discesa. Di quelle che imprechi quando spingi la carretta fino in alto. Pensavo di dover continuare, di dovermi fermare per forza e abbandonare questa macchina. Invece ho trovato "chi ti aspetta". E poi, poi è tutto più semplice. Lo è stato, infatti. C'era una discesa pronta, all'incrocio. Io ho preso la parte che a me ha sempre fatto più paura. Quella libera che guarda molto in là, spazio e curve larghe che si perdono in colline e sfondi immaginari. Ci ho messo tutta la mia fantasia dentro, ed ho scelto che lì bisognava andare. A crescere, a vivere. Senza guardare la cartina, senza domandare. Ci siamo, la macchina è ripartita, benzina ce nè ancora. La radio è ancora la radio, e non c'è una playlist preconfezionata. Tutto da scoprire, e da guidare.

PS: si, insomma, lunedì ricomincio a lavorare :)

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