lunedì 7 settembre 2009

Videocracy


Sono del febbraio 1983. Figlio dei mondiali dell'82. Tirato su in campagna, nella grande bassa padana; campetto da calcio, pastasciutta e televisione. Dalle sei alle sette e mezza d'estate, dalle cinque alle sei d'inverno. Dove? Ovviamente sulle Sue. Mediaset. Finivest. Reti Televisive Italiane. Holly e Benji, Batman, è quasi magia Jhonny. Mica fichi, il meglio del meglio. Che si vede anche meglio della Rai. C'è chi per protesta mette sull'1, il 2 e il 3 proprio le reti Sue. Le altre servono a poco.
Lui, il capo, diventa anche proprietario del Milan. La mia squadra del cuore. Quella dell'80% dei ragazzi che conosco. La campagna di Cremona è rossonera e democristiana, nell'anima. Di interisti, da noi, neanche uno. Nel comune vicino, rivale, solo 2. Diseredati dalla famiglia, per giunta. In più si prendono meglio i suoi canali di tutti gli altri, insieme a Odeon TV e alla Italia7. Un uomo con cervello, Lui. Con 3 ripertitori ha conquistato la lombardia. Posizione strategica: nelle valli non ci arrivo, ma i paesi industriali li becco tutti. E Lui sa che cosa vogliono nei paesi industriali, o nelle cittadine di provincia. I ricchi diventare più ricchi. I poveri scopare di più. E allora da un idea ai ricchi e una speranza ai poveri. Mettendo per di più il suo zampino sulla crescita delle nuove leve. Dite che è un'esagerazione? Conosco troppi casi simili per non scrivere tutto questo. Quello citato in Videocracy non è finto. E' verissimo, più di quanto non si possa pensare. Fa rabbia, sapere che se ne rendono conto in Svezia e in Italia no.
Se siete attenti, se siete bravi, cercate di cogliere anche i commenti in sala. Diventerà allora una serata istruttiva a 360°.

Nessun commento:

Posta un commento