sabato 30 maggio 2009

Un computer

Eppure non guardo cosa succede nel mondo. Eppure mi fermo qui, a controllare la pessima ortografia dei miei post. Ora vi do un aggiornamento "tecnico".
La prima tappa da St. Jean a Roncisvalle é durissima. Ma con pazienza e molta fortuna (bisogna trovare tempo buono per non soffrire in cima) si passa. Arrivate alla fine della discesa con i tendini che gridano vendetta per eventuali anni di calcio in poltrona e birre di troppo, ma arrivate.
Poi c'é il tratto Roncisvalle-Larrasoana, consigliato. La gente arriva mediamente a Zubiri verso l'una o le due. Pucciate i piedi nel fiume, ve lo consiglio caldamente. Sosta di un paio d'ore e poi ripartite, senza aspettarvi una tappa breve. Il tratto finale, con salite molto brevi ma molto ripide, spacca le ossa. Ci abbiamo messo un paio di ore in piú del previsto, ma é andata.
Poi oggi, fino a Pamplona. Tappa breve, per rifiatare e riposare il corpo. Il dormitorio comunale é una cosa eccezionale: dormiamo in una chiesa: fresco, volte alte, quadri. E tanta gente che arriva qui, anche per la festa. Pamplona é un divertimentificio: se non sono ricorrenze basche, sono ricorrenze spagnole. Insomma: viva Pamplona!

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