"Since 1993, public funds are distributed in the form of reimbursement of campaign expenditure. Even if called “reimbursement of campaign expenditure”, the public monies allocated for this purpose often exceed the amount which is effectively spent by parties during elections. Political parties no longer receive any public funds for routine activity." (GRECO (2012) Evaluation Report on Italy, Transparency of Political Party Funding (Theme II). Greco Third Evaluation Report, Strasbourg 23 March 2012)
I soldi non sono tutto ma per un paese dove sono previsti 500.000 (cinquecentomila) nuovi disoccupati entro dicembre 2013, magari possono servire a qualcosa. Ecco perché togliere i finanziamenti pubblici ai partiti è fondamentale. Perché la politica non ha più credibilità. Ci hanno tolto ogni minima speranza di rinnovamento. E ogni soldo che prendono per il nostro voto (e non per quanto fanno realmente) aumenta ancor di più la rabbia che il cittadino senza sovvenzione prova nei confronti del partito politico sovvenzionato.
Non si tratta però solo di questo: facendo il conto degli stipendi lordi dei senatori della repubblica (che ad oggi sono l'ago di una bilancia sballata) e sommando i contributi per i partiti, arriviamo ad una cifra un po' alta. L'indennità lorda mensile di un parlamentare di Palazzo Madama si aggira attorno ai 30.000 euro, fondi per assistenti inclusi. Ai Senatori vanno 15 mensilità. A cui si aggiungono i senatori a vita. Contando solo i 315 eletti siamo a 141 milioni 750 mila euro di stipendi. All'anno. Attacchiamo i 550 milioni di euro che i partiti stanno incassando dalle elezioni 2008. Aggiungiamo gli altri anni di finanziamenti, che sono passati da 180 milioni di euro l'anno a circa 90. Sappiamo però che questi caleranno ancora nei prossimi anni (se resta la legge Monti). Ciò significa che per 5 anni - indipendentemente dall'esito di questa legislatura - i partiti che sono in Parlamento si prendono i rimborsi elettorali. Dal 2013 al 2018 saranno circa 400 milioni di euro. Stimo al ribasso, per essere sicuro che in caso di querela quando ci sarà da tirare fuori i dati si passerà ai tarallucci e al vino.
Chiudiamo l'equazione:
- Rimborsi già incassati o da incassare sul 2008/2013= 550 milioni di euro
- Rimborsi da incassare sul 2013/2018= 400 milioni di euro
- Stipendi eletti al senato lordi 2013/2018= 708 milioni di euro
Totale= 1 miliardo 658 milioni di euro
Sicuramente ci paghiamo la cassa integrazione in deroga, per la quale sono finiti i soldi. Dubito che i senatori italiani abbiano problemi a farsi da parte, essendo per la stra-grande maggioranza persone che guadagnano già abbastanza con il lavoro che fanno, che hanno sempre dichiarato nelle interviste che erano relative alla quantità del proprio stipendio.
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