
Ma questo potere che riteniamo enorme e nelle mani solo ed esclusivamente della grande informazione, c'è anche nelle province, in quelle contadine soprattutto. La Provincia di Cremona, il Giornale di Brescia, la Gazzetta di Mantova e la Gazzetta di Parma sono giornali con la licenza di uccidere. Sia politicamente che comunicativamente possono disintegrare qualunque cosa.
A Parma lo abbiamo visto con Vignali. Fino a quando il sindaco era sostenuto dai poteri forti, nonostante le inchieste, tutto andava bene. Poi è cambiato qualcosa negli equilibri, e un dato ha iniziato a far riflettere i parmigiani. L'aumento sconsiderato nel giro di una settimana dei reati a Parma. Si perché pare, unica fonte certa è l'archivio ben custodito e poco accessibile, che il numero dei reati a Parma nell'era della caduta di Vignali siano raddoppiati. E che ora Parma sia la capitale delle rapine e dei furti che al confronto Bankok è Bolzano.
Abbiamo assistito all'escalation di Piazzale della Pace, dove succede, nè più nè meno, quello che succedeva un anno fa. Dove come ogni anno l'ex delegato alla sicurezza del sindaco Vignali, Fabrizio Pallini, attacca l'amministrazione perché spaccio e degrado imperversano in una zona de facto inabitata (a meno che nella Pilotta non si aggirino i resti di Maria Luigia) e quindi mal controllata.
Idem abbiamo visto con Giocampus. Non si fa? Colpa di Pizzarotti. Qui apro un inciso: Pizzarotti forse è stato l'unico che ha cercato di riprendere le fila del discorso e di recuperare un rapporto, a fronte di una reazione un po' sconsiderata da parte dei partner del progetto. Non credo proprio di Barilla, c'è qualche cosa lì in mezzo con non torna. Perché un Comune dovrebbe suicidare un'iniziativa fra i bambini in cui ci mette poco più di 100.000 euro a fronte di un ritorno di immagine fra i genitori di alto livello e in grado di fidelizzarli? Incomprensibile, ma forse quando salterà fuori chi ha orchestrato questa presa di posizione, si capirà meglio tutto.
Ma il killer instinct dei giornali di provincia, a Parma, è ancora più palese nel titolo di oggi dedicato all'ex presidente di Enìa, Andrea Allodi, deus ex machina dell'inceneritore di Parma, che ha imposto alla città grazie alla collaborazione della politica. "Più di Grillo mi spaventa il silenzio di Bernazzoli". Un titolo perfetto. Dice tutto. Chi ci doveva difendere ha preferito stare zitto. Quindi è inaffidabile, cari parmigiani. Su Bernazzoli si sposta temporaneamente il bersaglio. Killer instinct. Questione di stile.
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