Ieri sera a Parma è iniziato qualcosa di molto bello. Si tratta della prima riunione in regime di democrazia diretta. Parlo di regime perché in Italia non è mai esistito realmente il potere del cittadino, tramite il sistema democratico. Se ieri mandavamo a governare persone di cui ci fidavamo (?) oggi le persone elette a Parma si sentono in dovere di guadagnarsi tutta la fiducia ricevuta. Sarà strano trovarseli a disposizione, per molti cittadini. Ma è il segno che qualcosa è cambiato e può cambiare ancora di più.
Nel quartiere Lubiana di Parma ieri sera i cittadini si sono incontrati ed hanno iniziato a parlare dei problemi delle loro strade. Si sono divisi in gruppi tematici per affrontare sicurezza, degrado, gestione dei rifiuti, sistemazione del verde pubblico. Un primo incontro fra amministratori e cittadini per raccogliere le informazioni sulle criticità dell'area presa in esame. Dopo 5 anni si ripristina un contatto con la città diretto, partecipato, fose un po' confuso ma sicuramente soddisfacente per il parmigiano che ha partecipato. E anche per la giunta che era lì ad ascoltare, a cercare di capire cosa si può fare e come.
La cosa bella è che questo incontro si è tenuto in una sede ARCI. E il Presidente dell'associazione dei circoli comunisti parmensi, che è un consigliere comunale ovviamente dell'opposizione, non l'ha presa molto bene. Anzi per niente. Massimo Iotti (che personalmente ho sempre considerato un bravo ragazzo e un buon politico, ma oggi sono un po' più confuso, vi dirò) su twitter se l'è presa molto per lo smacco di avere i cittadini del Lubiana e i suoi iscritti ARCI ad una riunione della giunta 5stelle per aumentare il tasso di democrazia in città. Basta andare a leggere il battibecco che ha scatenato con Alex Mallozzi, consigliere comunale 5 Stelle e uno dei fondatori del gruppo a Parma, nel 2006.
Ora ve lo lascio qui sotto, il battibecco, perché è da leggere. Per due motivi: il primo è capire come, nel 2012, sfruttare i social per fare comunicazione diretta sia fondamentale. E tutti i rappresentanti del #M5S sono attivi, comunicativi e disposti al confronto. Il secondo motivo è capire invece come mai anche stavolta un rappresentante del PD abbia sbagliato tono e modo. Già il buon Fogliazza aveva preso di mira Iotti mesi fa per le sue opposizioni al fulmicotone, ma qui l'errore è marchiano. Sembra quasi che il PD non capisca che in questa politica, e in questo clima, i datori di lavoro (i cittadini) si siano accorti che i dipendenti (i politici) stavano ballando troppo, e adesso hanno voglia, tanta voglia, di farsi dare risposte dai politici, ma soprattutto di farsi ascoltare e di riversare la loro fiducia su qualcuno di nuovo.
E' per questo che all'ARCI c'era pieno, ma non di militanti M5S. Di cittadini. E di probabili ex elettori del PD.
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