Il giornalista è un mestiere difficile. A volte però ti da delle belle soddisfazioni. Come quelle che deve aver provato il giornalista di La7 che per Piazzapulita ieri sera ha confezionato uno scoop sensazionale, che ha fatto deflagrare una notizia dentro al movimento 5 Stelle. Le dichiarazioni off-the-record di Favia stanno ancora rimbombando, le conseguenze si stanno pian piano intravedendo. La prima reazione giusta del movimento 5 stelle è stata comunque la seguente: complimenti al giornalista e alla testata. E mi pare un passo in avanti notevole dal punto di vista del dibattito politico.
Adesso che si è scoperto l'acqua calda, cioè che Grillo e Casaleggio decidono la strategia comunicativa per dare maggior risalto possibile a Beppe Grillo e di riflesso al Movimento 5 stelle, cosa si può fare?
Niente: chi vuole entrare nel movimento 5 stelle sa che i Meetup sono organizzati settimanalmente e che le riunioni sono aperte a tutti. Ora arriverà ancora più gente. Ognuno varrà sempre 1 e il lavoro in locale non credo cambierà. Ma la comunicazione delle decisioni nazionali sarà federalizzata. Il modello organizzativo di un movimento è differente da quello di un partito. E presuppone l'esistenza di una figura carismatica al vertice. Nessuno si scandalizzava se Bossi prendeva per oro colato tutto quello che diceva Miglio. Eppure la Lega allora arrivò al 18% nel Nord. E oggi c'è forse ancora più insofferenza e odio nei confronti della classe politica che nel 1994.
Se il Movimento 5 Stelle è a un bivio, quello fra un rinnovamento della catena di comunicazione e decisione che congiunge nazionale e locale, la politica della seconda repubblica è invece sul bordo di un precipizio dove è destinata a cadere, prima o poi, a causa delle sue stesse scelte dissennate. L'attacco frontale e inviperito del centro sinistra scatena i mal di pancia degli elettori tradizionali, che si allontanano dalla politica. E da l'orticaria agli elettori moderni, che non capiscono perché si attacchi con così tanta violenza un movimento che propone cose giuste, anche se a volte con toni sbagliati. Risultato: il M5S prenderà ancora più velocità.
Come nelle arti marziali la forza degli avversari può diventare la tua forza, così nella politica l'attacco di una forza politica può essere la leva su cui far muovere il mondo. Sarà un attacco giornaliero, logorante e continuo. Ma riuscirà a colpire il bersaglio? Ovvero: interessa davvero alla gente sapere che Grillo e Casaleggio decidono quali sono i temi più importanti da affrontare a livello nazionale? O, invece, all'opinione pubblica interessano le soluzioni proposte, o anche solo l'antagonismo politico con il vecchio?
Nessun commento:
Posta un commento